 Le ORIGINI (di 58 davanti. J. a 887)
 Periodo romano
 Merovingi
 Carolingi
 Il FÉODALITÉ (da 887 a 1483)
 Qualsiasi potenza della Féodalité
 La sovranita feudale
 Declino della Féodalité
 Guerra di cento anni
 Rovina della Féodalité
 La MONARCHIA (da 1483 a 1789)
 Guerre dell'Italia
 Guerre contro la casa dell'Austria
 Guerre di religione
 Massimo della Francia monarchica
 Declino della monarchia
 LA RIVOLUZIONE
 Rovina del "ancien régime"
 La repubblica
 L'impero
Presa di Costantinopoli. Mohamet II, a che non mancava soltanto la citta di Costantinopoli, jura di afferrarsene e venne ad avvolgerla con 260.000 uomini; non avevano trascurato alcuna macchina di distruzione: i suoi cannoni enormi facevano poche devastazioni, ma gettavano il timore fra assediati, e le sue macchine di guerra, arieti, balistes e qualsiasi mobile, invertivano i muri e sfondavano le porte. I difensori della citta , greci e Génois, si difesero con coraggio, ripararono molte volte le breccie e tentarono uscite furiose: dopo cinquanta giorni di sede, le loro forze erano esaurite; i Turchi, esaltati dai loro dervisci e dedotti dalla promessa del pillage, si protesero in massa all'attacco e riuscirono ad afferrarsi di una porta. Constantin compié sforzi sovrumani per riprenderla; ma cadde bucato di colpi su un mucchio di cadaveri. Costantinopoli era al potere dei musulmani; la popolazione fu massacrata o ridotta in schiavitù (maggio 1453). I desideri del fagiano. Alle notizie della presa di Costantinopoli, il papa volle organizzare una crociata; ma l'entusiasmo religioso si era raffreddato; la guerra di cento anni finiva appena, e la Francia era esaurita. Il un solo principe parlò di andare contro gli inesatti: fu il duca di Bourgognes Philippe Bon, spirito cavalleresco e bellicoso; riunisce la nobilta a Lille in una festa colossale, in cui provò a surriscaldare i cuori con allegorie; una giovane donna che rappresenta la chiesa si avanzò vêtue di lutto, ed implorò l'assistenza della cavalleria borgognone; il duca jura su un fagiano che andrebbe in oriente combattere il grande-Turco, e tutte le convives ripeté lo stesso giuramento, ma nessuno di loro tenne parola (1454). Rappresentazione di un mistero. Al Medioevo le prime opere teatrali furono soltanto la rappresentazione dei fatti meravigliosi della bibbia o della vita dei santi: li chiamavano dei misteri. Questo spettacolo si diede a lungo nella chiesa stessa, i giorni di grandi feste, a Natale, a Pasqua; quindi si elaborarono cavalletti nei quadrati, e confréries di operai si formarono per fungere da attori. Prolungati costantemente dai poeti, i misteri presero proporzioni incredibili: il mistero della passione raggiunse 60.000 verso, e non occorreva meno di venti giorni per giocarlo. Infine, non ci si accontentò più di argomenti religiosi, e si composero drammi storici: tale fu il mistero della sede di Orlèans, che fu rappresentata ad Orlèans in 1439. I TURCHI OTTOMANI I Turchi ottomani, clan selvaggi del turkestan, avevano lasciato il loro paese verso la fine del tredicesimo secolo, per sfuggire ai Mongols. Stimolati alla guerra contro i cristiani da dervisci mahométans, si girarono contro l'impero bizantino, e cominciarono per lui togliere tutta la Asia minore; quindi passarono in Europa verso il mezzo del quattordicesimo secolo, fecero di Andrinople la sede del loro impero, sottoposero tutto il paese fino al Danubio, batterono a Nicopolis (1396) un esercito cristiano venuto da occidente, e ridussero l'impero bizantino alle pareti di Costantinopoli. Forzati improvvisamente di tenere testa alle hordes mongoli di Tamerlan, si fermarono alcuni tempi nelle loro conquiste, ma Tamerlan morì, il suo impero si crollò, ed i Turchi ruèrent di un nuovo slancio sull'Europa: il Danubio fu superato, l'Ungheria iniziata, Costantinopoli infine soccombé ed il chrétienté fu messa nel pericolo.  |
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Molte istituzioni importanti segnano il regno di Charles VII: la dimensione perpetua, imposta regolare; l'esercito permanente, composto da quindici societa di polizia, di franchi-archers e di un'artiglieria ben organizzata; infine la sanzione pragmatica di Bourges, che regola le relazioni del papa e del re. Jacques Coeur, tesoriere del re, da un grande impulso al commercio. La letteratura si sviluppa. L'anno 1453, che segna la fine della guerra di cento anni, è la data di un altro grande evento: l'impero d'oriente, assalito dai Turchi dal quattordicesimo secolo, è spogliato successivamente di tutte le sue province dell'Asia e dell'Europa, e finisce per soccombere; Costantinopoli, assediata da Mohamet II, cade al potere dei Turchi (1453). I popoli d'occidente non compiono alcuno sforzo per strappare l'oriente agli inesatti: il tempo delle crociate è passato, i tempi moderni cominciano. |
Rappresentazione di un mistero. |
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